Eccomi, manda me! Veglia diocesana di preghiera missionaria

L’esperienza della fragilità, della paura, della malattia vissuta in questi ultimi mesi continua a condizionare pesantemente la vita e le attività ma resta confermata questa veglia di preghiera! Il Vangelo è il più grande dono di cui disponiamo come cristiani e, oggi più che mai, siamo chiamati a dire il nostro Eccomi!’ per condividerlo con tutti gli uomini e le donne che sono alla ricerca d’una pienezza di vita.

Venerdì 16 ottobre alle ore 21 in Cattedrale, il vescovo Claudio consegnerà il mandato ai missionari religiosi/e, laici, operatori e volontari che hanno accolto l’invito a partire per un servizio ad gentes. Fra essi, don Mario Gamba, già parroco di Lion e San Giacomo di Albignasego, destinato alla missione in Roraima, Brasile.  

Mentre tra i religiosi il comboniano padre Alessandro Bedin, destinato al Sudan

Riceveranno, inoltre, la croce missionaria anche 12 operatori di Medici con l’Africa-Cuamm, tra loro: sette medici (Irene Del Rizzo e Simona Richichi in partenza per l’Angola; Monica Uliana ed  Enzo Facci con la moglie Anna Lucchetta in partenza per l’Etiopia; Simone Stefano Finzi con destinazione  Sierra Leone; Filippo Pistolesi in partenza per la Repubblica Centrafricana; Laura Villosio con destinazione Mozambico); una farmacista (Francesca Favaro in partenza per il Sud Sudan), due amministrativi (Ilaria Di Nunzio per il Mozambico e Nicoletta Maffazioli per l’Angola); un capo progetto (Marta Piccolo per l’Angola) e un rappresentante paese  (Alessandra Anafi con il marito Enrico Clores  in partenza per il Sud Sudan).

Durante la Veglia di preghiera missionaria il vescovo Claudio affiderà un mandato anche a coloro che sono rientrati in Diocesi dopo qualche anno in missione, tra cui i fidei donum  don Mariano Dal Ponte e don Sandro Ferretto (rientrati dal Kenya); don Giuseppe Cavallini e Fabiano Brusamento (rientrati dal Brasile); Alessandro Brunone e Francesca Lo Verso (rientrati dall’Ecuador) e la falesia sr Sabrina Cavazzana rientrata dall’Argentina.

E infine una consegna verrà data all’assemblea presente: «I poveri ci chiedono prima di tutto comprensione, ascolto, vicinanza, tenerezza: non un dono materiale e individuale ma spirituale e collettivo, uno stile comunitario. I poveri ci chiedono calore umano e amore, speranze e Speranza. Di questi doni dobbiamo fare provvista alla scuola del Vangelo» (vescovo Claudio).


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Veglia di preghiera missionaria 2020

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