Un VxC apparentemente “normale”

Sono variegate le motivazioni che spingono ogni anno i giovani ad affacciarsi alla porta del Centro Missionario Diocesano: l’invito di un amico che ha già fatto il percorso e l’esperienza estiva in missione, una testimonianza di un missionario, quel sogno nel cassetto che sente il bisogno di essere verificato, un desiderio di iniziare qualcosa di nuovo per imparare a guardare un po’ più in là della propria “confort-zone”… assieme a molte altre motivazioni che animano questo percorso che amichevolmente chiamiamo VxC!

Anche quest’anno il percorso Viaggiare per Condividere è partito a novembre scorso con la consueta programmazione assieme a tanti giovani desiderosi di mettersi in gioco per assaporare, conoscere, verificare il proprio desiderio di missione… affiancati da una equipe ben “assortita” e motivata di laici e religiosi.

Ci siamo incontrati, conosciuti e confrontati. Ci siamo fatti accompagnare da amici e relatori con cui abbiamo condiviso sogni e timori, aspettative e obiettivi per allargare i nostri orizzonti. Abbiamo camminato assieme per far battere il nostro cuore al ritmo del mondo. Abbiamo desiderato e scelto la meta per il viaggio in missione per scoprire come il Signore è presente nella storia e nella vita di tutti i popoli, nel dono gratuito d’amore… ma è rimasto, per ora, “un viaggio sospeso”!

Il percorso a marzo ha subito un’inevitabile deviazione… non ci siamo più incontrati di persona, ma in questi mesi abbiamo cercato di mantenere i contatti con gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione.

Da subito ci siamo resi conto che non era facile, che “non era la stessa cosa”… che come a tutti ci mancava il contatto diretto… ma anche che l’entusiasmo e le motivazioni del gruppo non era svanito, anzi! Molti dei partecipanti hanno accettato di scrivere i loro sentimenti e le loro riflessioni dopo avergli comunicato della inevitabile sospensione del viaggio missionario ed è stato bello ed emozionante leggere che, nonostante tutto, non si sono arresi ma che il desiderio di concretizzare l’esperienza era ancora più forte (leggi QUI le lettere dei giovani).

In attesa di incontrarci per un “arrivederci” a dopo l’estate con altre nuove proposte, abbiamo pensato di realizzare questo collage di volti che guardano lontano, che sperano nel futuro con le braccia aperte e ospitali, che credono nella bellezza delle culture e che osano per essere solidali… Questi sono i giovani di Viaggiare per condividere 2020!