Presentazione

progetti-sostegnoIl Sostegno a Distanza (SAD) è un gesto spontaneo di solidarietà e di condivisione. Uno sprone all’autosviluppo, un fattore di crescita e di formazione che si radica nei territori insieme ai bambini, alle loro famiglie, nelle loro comunità, come un’essenziale ingrediente per la pace e i diritti dei popoli.

  • ci consente di sostenere una famiglia, una scuola, una comunità, un microprogetto nel rispetto del contesto ambientale e culturale con l’obiettivo del loro autosviluppo;
  • ci fa conoscere e avvicinare i problemi della povertà e le realtà dei Paesi in via di sviluppo;
  • diventa apertura all’altro, attenzione ai suoi bisogni, condivisione in spirito di totale gratuità.
  • è uno strumento di educazione interculturale;
  • è un gesto che richiede un coinvolgimento costante;
  • ci aiuta ad acquisire una mentalità nuova, uno stile di vita diverso che non conosce confini;
  • ci stimola ad un nuovo atteggiamento critico verso il consumismo e attento agli sprechi del superfluo;
  • ci educa alla corresponsabilità mondiale, a non dimenticare mai la presenza dell’altro.

Il sostegno a distanza è un impegno morale, non legale. L’adozione a distanza offre a tutti, giovani e adulti, famiglie e comunità, gruppi di amici, classi di scuola o colleghi d’ufficio, la possibilità di inserirsi in questa silenziosa catena di solidarietà, contribuendo ad offrire ad un bambino dei Paesi impoveriti del mondo, una infanzia più serena e una nuova speranza di vita.

Dopo anni di esperienza e dopo aver riflettuto insieme ai missionari, abbiamo notato che “l’adozione a distanza” così come è stata gestita e concepita, ha rappresentato un notevole aiuto a chi è in difficoltà. Nello stesso tempo però, si sono manifestati alcuni limiti come atteggiamenti di privilegio, di distinzione, di disuguaglianze tra gli adottati e nella stessa comunità.

Si è ritenuto quindi di proporre il sostegno di un progetto, che risponda adesigenze reali, che dia opportunità a chi è aiutato di acquisire capacità e autonomia, che coinvolga le comunità locali, che sia seguito e verificato dal missionario assieme ai referenti locali evitando di creare dipendenze stabili dal nostro apporto finanziario.

Il sostegno non è nominativo, cioè non mette in relazione diretta il sostenitore con un singolo bambino o persona aiutata, ma informazioni di più ampio respiro sul progetto nel suo complesso, sulle condizioni dei beneficiari e sulle caratteristiche culturali e sociali del paese destinatario. Così, favorendo gli scambi interculturali tra Nord e Sud, il sostegno a distanza offre una grande opportunità: aiutare gli altri a crescere, crescendo insieme a loro.

Il contatto tra le famiglie adottanti e i bambini coinvolti nel progetto avviene attraverso i missionari che sono in collegamento con il Centro missionario diocesano. I missionari garantiscono la validità del progetto e il buon funzionamento, e periodicamente ne danno informazione attraverso notizie e foto.

Del contributo mensile, il CMD si impegna a non trattenere più del 7% a copertura dei costi di funzionamento e sensibilizzazione sostenuti. Il resto della somma è interamente inviata per la realizzazione dei progetti di sviluppo. Il soldi non sono consegnati direttamente ai beneficiari, ma vengono utilizzati realizzando specifiche attività nei diversi settori di azione.

La durata minima del sostegno è di un anno, anche se è preferibile la continuità di almeno un triennio per la garanzia della buona riuscita dell’azione cominciata. L’adesione è volontaria e si può recedere in qualsiasi momento. Non si è vincolati da alcun impegno a lungo termine.

Il Centro Missionario Diocesano è firmatario della “Carta dei Principi sul Sostegno a Distanza” e della “Carta dei Criteri di Qualità del Sostegno a Distanza” promosso dal Forumsad. Il Forumsad è l’organizzazione maggiormente rappresentativa di quanti operano con progetti di sostegno a distanza in Italia e tra i suoi aderenti ci sono tra le più grandi associazioni del settore (www.forumsad.it).


BENEFICI FISCALI 

È possibile godere dei  benefici fiscali previsti dalla legge a seguito dei versamenti effettuati per il sostegno a distanza e per alcuni progetti missionari diocesani. Tutto ciò grazie alla collaborazione con Caritas diocesana che da anni ha costituito un ente del terzo settore, ADAM onlus per realizzare in diocesi il suo servizio operativo e formativo con qualità e continuità e che offre questa possibilità.

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