Settimana missionaria agostana

Aperte le iscrizioni per la 14° Edizione delle Giornate Nazionali di Formazione e spiritualità missionaria che si terranno ad Assisi- Santa Maria degli Angeli presso la Domus Pacis dal 25 al 28 agosto 2016, sul tema della prossima Giornata Missionaria Mondiale “Nel nome della misericordia” …per la riforma della Chiesa. È possibile iscriversi entro l'8 luglio 2016 anche on line seguendo le istruzioni indicate.

Aperte le iscrizioni per la 14° Edizione delle Giornate Nazionali di Formazione e spiritualità missionaria che si terranno ad Assisi- Santa Maria degli Angeli presso la Domus Pacis dal 25 al 28 agosto 2016, sul tema della prossima Giornata Missionaria Mondiale “Nel nome della misericordia” …per la riforma della Chiesa.  È possibile iscriversi entro l'8 luglio 2016 anche on line seguendo le istruzioni indicate. Con il nostro ormai tradizionale incontro agostano, vorremmo dare respiro, motivazione, concretezza e immagine a quanto Papa Francesco ci ha detto a Firenze: «Mi piace una Chiesa italiana inquieta, sempre più vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti. Desidero una Chiesa lieta col volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza. Sognate anche voi questa Chiesa, credete in essa, innovate con libertà. L'umanesimo cristiano che siete chiamati a vivere afferma radicalmente la dignità di ogni persona come Figlio di Dio, stabilisce tra ogni essere umano una fondamentale fraternità, insegna a comprendere il lavoro, ad abitare il creato come casa comune, fornisce ragioni per l'allegria e l'umorismo, anche nel mezzo di una vita tante volte molto dura.

Sebbene non tocchi a me dire come realizzare oggi questo sogno, permettetemi solo di lasciarvi un'indicazione per i prossimi anni: in ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzione, in ogni Diocesi e circoscrizione, in ogni regione, cercate di avviare, in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii Gaudium, per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni, specialmente sulle tre o quattro priorità che avrete individuato in questo convegno. Sono sicuro della vostra capacità di mettervi in movimento creativo per concretizzare questo studio. Ne sono sicuro perché siete una Chiesa adulta, antichissima nella fede, solida nelle radici e ampia nei frutti. Perciò siate creativi nell'esprimere quel genio che i vostri grandi, da Dante a Michelangelo, hanno espresso in maniera ineguagliabile. Credete al genio del cristianesimo italiano…» (Papa Francesco, Il nuovo umanesimo in Cristo Gesù, discorso al Convegno Ecclesiale di Firenze).

Ricordandoci che non siamo in un'epoca di cambiamenti bensì in un cambio di epoca, Francesco non ha esitato a parlare chiaramente di riforma:

La riforma della Chiesa poi – e la Chiesa è semper reformanda – (…) non si esaurisce nell'ennesimo piano per cambiare le strutture. Significa invece innestarsi e radicarsi in Cristo lasciandosi condurre dallo Spirito. Allora tutto sarà possibile con genio e creatività. La Chiesa italiana si lasci portare dal suo soffio potente e per questo, a volte, inquietante. Assuma sempre lo spirito dei suoi grandi esploratori, che sulle navi sono stati appassionati della navigazione in mare aperto e non spaventati dalle frontiere e delle tempeste. Sia una Chiesa libera e aperta alle sfide del presente, mai in difensiva per timore di perdere qualcosa. Mai in difensiva per timore di perdere qualcosa. E, incontrando la gente lungo le sue strade, assuma il proposito di san Paolo: «Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno» (1 Cor 9,22).

Consapevoli che si tratta di avviare processi, non crediamo senz'altro di portare a compimento un disegno. Ci basterà dare un nostro contributo a un inizio che già vede all'opera molti. Si sarà notata l'insistenza del Papa sulla creatività. Ecco, desideriamo essere creativi, anche a costo di qualche “incidente” di percorso che non sarà certo la fine del mondo. Noi siamo quelli che, quando tutti gridano alla fine del mondo, continuano ad annunciare un Padre misericordioso che vuole che il mondo trovi il suo compimento, non certo la sua fine.