Insieme ai giovani…per imparare il perdono

Padre Adriano Pelosin, missionario del PIME, da più di 40 anni in Tailandia ci racconta la sua esperienza di vita e di fede accanto ai ragazzi della baraccopoli di Bangkok.


“Felici di portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza e in ogni angolo della Terra”

Voglio condividere con voi la storia di Boss, un ragazzo di 13 anni che ho incontrato tre anni fa’ in una baraccopoli alla periferia di Bangkok. Era venuto ad abitare nella capanna di una zia: troppo pericoloso stare a casa sua perché là aiutava il nuovo marito della nonna a spacciare droga. Prendeva il corrispettivo di circa 8€ a pillola: lui si teneva 1€ e gli altri 7 li dava al nonno. La nonna era appena uscita dalla prigione, per spaccio di droga. Anche il papà era in prigione e la mamma se n’era andata via di casa con un altro uomo. Boss ha un fratello maggiore, che ora ha quindici anni, e un fratello minore di undici.

Mentre la nonna era in prigione veniva seguito dalla famiglia dell’altra zia, Sissi, ma alla fine del 2017 anche lei è stata presa dalla polizia e messa in prigione (sempre per droga) dov’è finito poi anche il marito nel gennaio del 2018 per omicidio. E potrei continuare a raccontare la situazione di alcuni cugini.

So che fate fatica a seguirmi … sono cose da capogiro, che hanno dell’incredibile ma questa è la situazione che vivono molte famiglie in tante baraccopoli.

Alcuni giovani che abitavano con me nella parrocchia di S. Marco Pathumthani facevano attività per i ragazzi della baraccopoli e, fortunatamente, anche Boss ha cominciato a parteciparci.

Ho notato subito che aveva un’attenzione particolare per gli altri ragazzi, soprattutto dei più piccoli e soli, come Few di cui è diventato subito amico. Few, 11 anni, era stato abbandonato dalla mamma la quale – dopo la morte del papà – si era rispostata con un altro uomo che però non voleva Few in casa.

Boss con il suo modo di fare ha saputo ridare il sorriso a Few che da alcuni mesi era venuto ad abitare in parrocchia.

Boss veniva alla catechesi domenicale e desiderava ricevere il battesimo e andare il seminario per diventare prete come me. Presto ha imparato a fare il chierichetto e  il giorno di Pasqua di quest’anno 2018 ha ricevuto il battesimo. Il 12  maggio è entrato in seminario.

Anche Few un giorno mi ha chiesto: “Perché io non posso ricevere  il battesimo?”.
“Ma tu non vuoi mai andare alla catechesi; vai a giocare durante la catechesi” gli ho risposto.
“Tu credi in Gesù?” gli ho chiesto.
“Sì”.
“Chi è Gesù?”
“Gesù è il figlio di Dio”
“Che cosa ha fatto Gesù per noi?”.
“Lui è morto in croce per perdonare i nostri peccati”
“Come fai a sapere queste cose?”
“Tu le ripeti sempre quando preghiamo assieme”
“Mi sembravi sbadato e non interessato quando io dico la messa o recitiamo il Breviario assieme”.

Few ha fatto un sorriso e poi mi ha detto: “Una volta odiavo il marito di mia madre, adesso ho capito che devo perdonarlo”.

E allora anch’io ho fatto un sorriso.

Adriano Pelosin*

*missionario del PIME che da più di 40 anni dedica la sua vita a favore delle minoranze etniche del Nord della Tailandia (Lahu e Akha) e per la gente più povera nelle baraccopoli della capitale (e in particolare i ragazzi)