I 350 anni di vita della Chiesa cattolica in Thailandia

350 anni fa nasceva ufficialmente la Chiesa in Thailandia. Con la nomina del primo vescovo del Siam, territorio che comprendeva Thailandia, Laos e Cambogia, il 4 giugno 1669 si concludeva un  processo di discernimento iniziato circa 100 anni prima con i missionari domenicani portoghesi. L’anniversario della Chiesa thailandese si incrocia anche con la creazione quasi contemporanea di Propaganda Fide e della ‘Missions Etrangères de Paris’ (MEP), congregazione francese istituita per la propagazione del Vangelo sotto le direttive del Papa e non sotto i regnanti di Portogallo e Spagna. La prima chiesa della Thailandia e la prima chiesa della stessa congregazione francese si trova ad Ayutthaya, meta quest’anno di pellegrinaggi continui.

Parallelamente a questa solenne ricorrenza, adeguatamente preparata e celebrata con la presenza del cardinal Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, si stanno svolgendo anche altri eventi a livello più locale. A noi interessano i 60 anni di erezione del Vicariato Apostolico di Chiang Mai.

La missione triveneta infatti, opera proprio nel territorio della Diocesi di Chiang Mai, precisamente accompagnando le parrocchie di ‘Maria Regina della Pace’ a Chaehom (provincia di Lampang) e ‘S. Francesco di Assisi’ (provincia di Lamphun).

Attualmente ci sono due sacerdoti in ciascuna delle parrocchie e un nuovo missionario si sta preparando a Bangkok con lo studio della lingua. Delle 15 Diocesi che compongono la Conferenza Episcopale Triveneta e che si sono impegnate a sostenere questa originale esperienza di collaborazione missionaria, ad oggi Padova, Belluno-Feltre e Vicenza hanno anche inviato fidei donum.

Le due parrocchie hanno storie e caratteristiche molto differenti e complementari che evidenziano la pluralità dei metodi missionari e la varietà dei contesti di evangelizzazione.

La parrocchia di Chaehom è stata creata il 1 maggio 2000, dividendo la parrocchia-provincia di Lampang, affidata ai missionari del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere). Questi missionari avevano dotato il territorio di alcune infrastrutture e avevano creato già alcune comunità cristiane presso le differenti etnie che popolano la provincia. E’ una zona rurale, di vocazione agricola, prevalentemente abitata da gruppi minori raccolti in circa 190 piccoli villaggi. Ci sono contatti sporadici con varie decine di questi villaggi e contatti stabili con una trentina dove si è anche riusciti a costruire una chiesetta. Il contatto con queste comunità viene ulteriormente mantenuto e rafforzato anche per il servizio che la missione offre ai ragazzi in ambito scolastico. Molte famiglie, non necessariamente già cristiane, tramite le adozioni a distanza, sono aiutate nel dare la possibilità allo studio per i figli. La parrocchia coordina e sostiene quattro Convitti di ragazzi che frequentano plessi scolastici pubblici difficilmente raggiungibili dai loro villaggi. Questi Centri per ragazzi (Chaehom, Bankluay, Maecem, Banmaiphattana) accolgono 120 giovani seguiti da educatori e personale vario. Sono organizzati con attività agricole, catechistiche, liturgiche e ricreative. La maggio parte di questi ragazzi frequentano le scuole medie superiori statali, presenti solo nei capoluoghi di distretto, vivono nei Centri, partecipano di tutte le proposte educative loro offerte, comprese quelle religiose nonostante moltissimi non siano battezzati.

Oltre alle attività presso i Convitti la parrocchia segue la formazione cristiana delle comunità sul territorio. Lo fa con la collaborazione di un gruppo di catechisti, di una congregazione di religiose e di laici preparati. A tutte le comunità con cappella si assicura mensilmente l’Eucarestia oltre a momenti di preghiera settimanale. Chaehom, dopo 20 anni di storia, dispone anche di progetti produttivi: la produzione di riso e di caffè, allevamenti di pesci e pecore, utili al suo sostentamento e al tirocinio dei ragazzi.

La parrocchia di San Francesco di Assisi, istituita il 15 maggio 2011, è situata a 30 km da Chiang Mai e comprende l’intera provincia civile di Lamphun con i suoi 550 villaggi. Si colloca in pieno territorio buddista e conta un paio di centinaia di cristiani (pochi residenti, molti lavoratori presso il vicino distretto industriale, molti lavoratori del Myanmar). Assicura assistenza pastorale a una chiesa periferica oltre alla chiesa parrocchiale. Possiede le strutture minime per essere un riferimento cattolico locale ma i fidei donum qui operanti sono spinti a cercare canali di dialogo interreligioso con le forti e vivaci realtà buddiste che in Lamphun hanno i loro maggiori ‘santuari’ e i loro più famosi ‘santi’. La conoscenza, la vicinanza e l’approfondimento delle tradizioni buddiste è l’impegno principale di questa comunità.

Don Attilio De Battisti

25 luglio 2019