“Fratelli IN Italia” – Spettacolo teatrale

Lo spettacolo continua!

È ancora alto l’interesse per la proposta pastorale promossa dal Centro Missionario Diocesano insieme all’Ufficio Comunicazioni Sociali e alla Pastorale dei Migranti.

Dopo il successo riscosso nelle 9 serate alle quali hanno partecipato più di 1.800 persone in maggioranza giovani, altre date sono già state fissate e alcune sono in fase di conferma.

PROSSIMI APPUNTAMENTI: 

14 aprile 2018 | Convegno missionario nazionale dei seminaristi (Seminario Maggiore di Padova)

10 giugno 2018 | Festa della Missione (Teatro don Bosco)

Alcune foto degli spettacoli in diocesi: 


La proposta

Otto attori sul palco, quattro giovani italiani e quattro stranieri per iniziare l’integrazione già dalle prove dello spettacolo “Fratelli IN Italia”, mettendo insieme lingue, tradizioni e competenze.

«Nel progettare gli strumenti pastorali per la Quaresima 2018 – spiega don Gaetano Borgo, direttore del Centro missionario diocesano di Padova- stavamo cercando un’opportunità per provocare il territorio diocesano a riflettere sulla presenza degli immigrati, sull’integrazione e sulla fraternità evangelica. Insieme al Servizio assistenza sale della diocesi di Padova è nata l’idea di dar vita ad uno spettacolo originale che non mettesse in scena solo il dramma degli sbarchi ma che raccontasse anche il cammino di fraternità concreta che molti stanno già compiendo fianco a fianco con persone straniere».

La diocesi di Padova, infatti, che conta oltre un milione di abitanti sparsi su cinque province ha calcolato che la presenza dei migranti è di circa centomila persone, di cui solo 1800 sono richiedenti asilo e più della metà del totale sono cristiane.

«Operiamo quotidianamente in favore di tutti i migranti – spiega don Elia Ferro delegato diocesano per la pastorale dei migranti che ha contribuito alla progettazione dello spettacolo – ma siamo un po’ soffocati dalle logiche dell’emergenza e dell’assistenza».

«Vorremmo “rincorniciare” la questione come ci insegna #neldialogo – conclude don Borgo – per evitare che si instauri nell’immaginario delle persone l’equivalenza immigrato = richiedente asilo ospite di un centro di accoglienza. Immigrate sono anche le persone che lavorano fianco a fianco con noi, quelle che si occupano dei nostri cari, religiosi religiose che seguono la cura pastorale in diocesi».

Fonte: rivista SdC delle sale della comunità


Obiettivi:

  • La proposta tende a provocare una riflessione sull’immigrazione in generale, non solo sui richiedenti asilo
  • Tiene conto della felice espressione di don Milani: Fa’ strada ai poveri senza farti strada
  • È distribuita sul territorioda Solagna a Conselve, per coinvolgere il più ampio numero di persone possibile
  • Valorizza le Sale della comunità come luoghi di pastorale e di scambio culturale
  • Diventa riproponibile anche a livello vicariale
  • Evidenzia il profondo lavoro fatto con gli immigrati in diocesi, che sono più di 100000 (circa il 10% della popolazione) sparsi nelle cinque provincie e più del 50% sono cristiani
  • È un spettacolo realizzato da giovani per i giovani dove l’INTEGRAZIONE avviene già tra gli ATTORI dello spettacolo stesso.

In scena: Eleonora Benazzato – Lucy Ramona Bordaş – Kostel Borescu – Ibrahima Kalil Camara – 
Alessandro Destro – Alice Friscione – Benedetta (Blessing) Onuh – Luca Torassa

Testi: Loredana D’Alesio | Regia: Alberto Riello

 

CONFERENZA STAMPA: 
VIDEO PROMO: