Famiglia Bano

Massimo Bano con la moglie Silvia Monetti e i figli Giulio, Samuele e la piccola Beatrice nata in missione, fidei donum in Ecuador, sono rientrati dopo 2 anni di servizio nella diocesi di San Jacinto de Yaguachi e ci scrivono…


Il cuore in queste ultime settimane è stato strapieno di emozioni, provato  da momenti di gioia e di tristezza. Ora, atterrati, ci abita la gioia di ritrovare persone care lasciate anni fa. È stata un’esperienza molto, molto ricca: di affetti, di scambi, di conoscenze…

Quello che più mi resta impresso di questi due anni in Ecuador è la presenza delle persone: ogni volta che incontravi qualcuno ti abbracciava, ti chiedeva come stavi, si preoccupava di te…

La sensazione era che davvero fossero “presenti” nella nostra vita, non per finzione! E questa presenza si è fatta ancora più viva con gli ultimi abbracci, con i pianti,  le lacrime, i saluti…

Ancora una volta abbiamo toccato con mano quanto è bello il DARE, il DONARE, e quanto ogni volta che si dona in realtà  si riceve molto di più.

Ancora una volta ci siamo resi conto dell’importanza dello scambio, l’importanza della condivisione. E credo che quanto abbiamo vissuto si possa racchiudere in una parola: amore.

Tra le cose più importanti che ho imparato durante questa esperienza e che vorrei poter coltivare ora qui c’è proprio il desiderio di saper vivere più profondamente le relazioni, ogni giorno, ogni momento;  vivere e gustare di più il presente (io che punto sempre alla programmazione); guardare di più le cose veramente essenziali ed essere meno superficiale per giocarsi tutto della vita!

Un grazie a tutti, un abbraccio e a presto!

MASSIMO

 

In questi due anni in Ecuador mi sono sentita davvero privilegiata, scelta da Dio per un regalo stupendo. Il dono della missione è stato un regalo prezioso per la nostra famiglia: ci ha arricchito tantissimo! Sentiamo da una parte di aver dato relativamente poco (il tempo certo, magari un aiuto qualche volta) ma di aver invece ricevuto il doppio, il triplo, come del resto sta scritto nel Vangelo.
Le persone che abbiamo incontrato ci hanno dato il loro calore. La generosità del popolo ecuadoriano è grandissima; ci siamo sentiti protetti, amati tantissimo.

I momenti di scambio e di condivisione con la gente sono stati tantissimi e sono incisi nei nostri cuori; momenti belli e anche momenti di difficoltà come le tante sofferenze  che abbiamo  visto e condiviso con le persone… è stato bello condividerlo “da dentro”, stretti, stretti.

Per noi sono stati due anni di Grazia che ci siamo goduti e ci siamo regalati come famiglia. Sentiamo di essere cresciuti tutti quanti, anche i nostri bambini che magari hanno incontrato qualche difficoltà ma… ne è valsa sicuramente la pena.

Quindi davvero il lasciare di quando siamo partiti è stato per un incontrare, un ricevere il doppio, il triplo. Quando uno si spoglia un po’ di se stesso, come abbiamo cercato di fare noi pur con le nostre fragilità,… ci ha portato ad un arricchimento grandissimo. La gente ci ha visto come coppia e come famiglia, con i nostri punti di forza e anche con le nostre debolezze, e ci ha accolto, ci ha aiutato, ci ha sostenuto.

E il nostro essere famiglia è stato un punto di forza perché ci ha permesso un contatto più diretto con le altre famiglie che si sono aperte ancora di più con testimonianze e confidenze  molto profonde. Abbiamo condiviso tanto, tanto.

Questo è un po’ il riassunto di quello che abbiamo vissuto e che vogliamo ora cercare di vivere nel nostro piccolo qui. Adesso questa gioia vogliamo testimoniarla agli altri: è un dono della missione che vogliamo condividere con chi vorrà ascoltarci.

                                                                                                                                  SILVIA