Etiopia: una crisi interna che minaccia la pace

Rientro in missione. Sono passati 10 giorni dal mio rientro in Etiopia; anche qui ho fatto un semplice tempo di isolamento: mi è servito più per riprendere le cose della missione che per motivi sanitari come richiesto per i viaggiatori. In ogni caso sembra che qui il corona virus sia un’emergenza di secondo grado rispetto alle tensioni etniche che si sono scatenate nella regione del Tigray nel nord dell’ Etiopia. Si parla quasi di una guerra civile, ma il governo sta mettendo in gioco le sue strategie politiche oltre che militari per affrontare una questione tutt’altro che semplice.

Se volete approfondire l’argomento vi invio il link di un articolo che presenta bene la questione: clicca quì.

Noi comunque siamo molto lontani da queste zone di tensioni, ma naturalmente si percepisce la preoccupazione.
Il rientro in missione è stato buono, con la giusta nostalgia di casa (non si salutano mai abbastanza gli amici), ma anche con una certa attesa. Riprendere la visita alla missione a Kokossa mi ha riportato in questa realtà che piano piano mi diventa famigliare. La strada di terra e fango, i luoghi e le persone, i volti, gli sguardi, i profumi, i suoni e le parole. Naturalmente non è tutto bello, e neanche c’è chissà che fascino, ma si tratta di una certa normalità che mi sembra di riconoscere attorno a me oltre che dentro di me. Vi scrivo queste cose quasi personali sapendo che la missione ha anche questo aspetto che si mette insieme a quel lavoro che con d. Stefano ed Elisabetta stiamo portando avanti insieme agli altri missionari per accompagnare le persone delle nostre comunità. Un certa attenzione lo stiamo dedicando anche alle scuole che affiancano le nostre missioni per capire bene come accompagnare il loro lavoro educativo in questo momento delicato che sta vivendo anche l’Etiopia con la ripresa della scuola dopo la lunga sospensione per la pandemia. Stanno iniziando in queste settimane; ci sarà da considerare anche l’abbandono scolastico che porterà con se una difficoltà di sostegno economico per la mancanza delle rette scolastiche. Non sarà un problema se sapremo tutti affrontare con forza e passione questi momenti difficili trovando la soluzione opportuna.
Un abbraccio fraterno.

don Nicola de Guio