Dio sotto la tenda

Sulla rivista Nigrizia  troviamo una bellissima lettera di Suor Lorena Ortiz che ci scrive dal Sud Sudan e che condividiamo con voi: «Un grido sale dai campi profughi: è la voce soppressa dei poveri. È il grido dei mutilati a causa delle mine antipersona e dalle armi. È il grido dei malati che non hanno accesso ai servizi medici né ai medicinali. È il grido dei vecchi: corpi indeboliti, soli e per l’ennesima volta in esilio, troppo tristi al pensiero di essere venuti a morire sotto un tetto di plastica. È il grido dei bambini che sentono la mancanza della loro scuola materna, dei loro giocatoli e dei colori. È il grido dei giovani: disoccupati e senza possibilità per frequentare la scuola secondaria. È il grido delle mamme che faticano ogni giorno per provvedere ai figli e devono fare anche da papà, perché i loro uomini non sono più….»