Caro don Tonino, nell’anniversario della tua nascita al cielo pensavo di scrivere alcune righe per ricordare, anche a chi non ti ha conosciuto, le tante cose belle che hai fatto durante la tua vita. Ma non ci sono riuscito, e allora scrivo direttamente a te, non per imitare la tua grande capacità di scrivere lettere personali un po' a tutti, non ne sono capace, ma perché così posso dirti liberamente alcuni pensieri, come mi vengono…
Caro don Tonino,
Volevo dirti che qui, sulla terra, abbiamo ancora bisogno di te: aiutaci a non perdere il coraggio di essere “in piedi, anzi in marcia, costruttori di pace“. Perché tira un’aria di guerra mica male.
Come vedi non è cambiato molto dai tuoi tempi, la cultura della guerra ha buone radici e forti sponsor. Insomma, come scrivevi tu, nella tua lettera ad Abramo, c'è ancora “nell’aria odore di zolfo”.
A dire il vero c'è papa Francesco (sai che molti vedono grandi somiglianze tra voi due) che continua a denunciare questa follia delle armi e della guerra, è arrivato anche a dire “Maledetti”. Ma per lui tira un'aria un po' difficile. Molti lo criticano in modo esplicito, altri in modo più sottile. E tu sai bene cosa vuol dire essere criticato, anche pesantemente: lettere inviate a Roma con i tuoi scritti giudicati poco ortodossi, critiche per non aver usato il “pilleolo” durante una celebrazione, critiche per essere andato a Bari, allo stadio, nel luglio 1991 quando arrivarono migliaia di profughi dall'Albania. “A fame peste et bello… libera nos domine”, scrisse qualcuno. E Francesco viene criticato per le sue aperture che “rovinano” la Chiesa, per essere andato l'altro giorno a Lesbo e aver portato con sé al ritorno 12 profughi. Tu ne sai qualcosa, visto che avevi ospitato in casa tua alcune famiglie sfrattate… E allora ti chiedo, cerca (cercate un po' tra tutti voi di lassù) di sostenere questo Papa. Anche noi ci proviamo a non lasciarlo solo, ma un vostro aiutino dall'alto non guasta. E, già che ci sei, dai un occhio anche a tutto il popolo della pace e anche a noi di Pax Christi che ci troviamo in assemblea nei prossimi giorni ad Assisi, (Misericordia è disarmo, giustizia, condivisione) proprio nella città di un altro Francesco, a te molto caro, visto che sulla tua tomba c'è scritto 'terziario francescano'.
Che dire ancora? Grazie don Tonino!
20 aprile 2016 – Renato Sacco